ANAC: Tutele whistleblower (segnalazione di illeciti) anche a militari e polizia.

*Segretario Generale SILME

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Ebbene si, se qualcuno ipotizzava che le forze armate potessero per qualche ragione essere fuori dal controllo della gestione della cosa pubblica, ovvero disporre a proprio piacimento l’uso di proprietà pubbliche per tranne qualche vantaggio, arriva fresca fresca una notizia che cambia le carte in tavola per gli impuniti o peggio per gli untouchable, tutta quella serie di personaggi che si credono intoccabili.

L’Autorità nazionale anticorruzione ha riconosciuto le tutele che la legge attribuisce ai whistleblower della pubblica amministrazione a un militare di una Capitaneria di Porto, che aveva presentato un esposto, poi archiviato, contro il suo comandante e che per questo era stato punito con una sanzione disciplinare.

Il Sole 24h del 18/09/2022

Cosa dice l’Autorità Nazionale Anti Corruzione?

Articolo del Il Sole 24h

Quindi, poniamo l’ipotesi che il Maresciallo Tizio venga a sapere di qualcosa che potrebbe essere un illecito, ha l’obbligo di informare l’Autorità Giudiziaria attraverso un esposto, limitandosi a descrivere senza giudicare quello che secondo lui è attività illecita.

Molti colleghi che mi scrivono hanno paura, che tale comportamento possa poi pregiudicare la propria posizione di carriera o trovarsi immischiati in una serie di ritorsioni e invece da come si apprende da questo articolo che riporta una notizia dell’Autorità ANAC, che ha comminato una sanzione di 5mila euro al Comandante che a seguito della segnalazione aveva punito disciplinarmente il subordinato gerarchico, quindi non c’è niente di cui preoccuparsi.

Difatti nell’articolo leggerete:

Dall’Anac sanzione di 5mila euro

L’Anac ha infatti riconosciuto le tutele che la legge attribuisce ai whistleblower della pubblica amministrazione a un militare di una Capitaneria di Porto, che aveva presentato un esposto, poi archiviato, contro il suo comandante e che per questo era stato punito con una sanzione disciplinare. La punizione è stata cancellata dal suo curriculum perché ritorsiva mentre l’Anac ha sanzionato il comandante per 5mila euro. L’Autorità Anticorruzione precisa infatti che la normativa a difesa del whistleblowing si applica “in maniera pacifica anche ai militari e alle forze di polizia».

Questo è un comportamento che il superiore gerarchico che infligge una sanzione non può avvalersi dell’avvocatura di stato per la propria difesa, in quanto nulla ha a che vedere con il servizio, bensì con una deliberata volontà di punire senza cognizione di causa e in forma persecutoria e ritorsiva.

Ora, per quanto a volte ci lamentiamo, ricordatevi sempre che nella disciplina militare, tanto più elevato è il grado, tanto più grave è l’illecito commesso e sarebbe ora che questo semplice assunto cominciasse a girare nei neuroni “rincoglioniti” di molti colleghi.

Quindi, buona lettura di questa importante notizia e fatene buon uso, cosa che loro non avrebbero remore a fare nei vostri confronti.

Il ricorso del collega della Capitaneria di Porto coinvolto in questa vicenda, è stato assistito nell’iter dal Sindacato SINAG.

*Giuseppe Pesciaioli

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