I “SINDACATI DEI MILITARI” E L’INFORMAZIONE

(Autore: G. F.)

C’è una bella differenza tra fare “AZIONE SINDACALE” e invece agire sulla base del “CORPORATIVISMO”, ovvero secondo quella  “tendenza di un settore professionale all’affermazione esclusivistica di propri interessi o privilegi” (definizione tratta da “Oxford Languages”).

Per una mera coincidenza “corporativismo” fa rima con “conservatorismo”, ma forse non è un caso.

I “Sindacati dei Militari”, per come li intendiamo noi, non devono essere soltanto “corporazioni” utili a portare “benefici” ai militari a prescindere da quello che succede nella società civile, ma nascono per dare più “diritti ai militari”, tra i quali il “diritto all’informazione”.

Come si può, da una parte chiedere “più diritti per i lavoratori” e allo stesso tempo “andare a braccetto” con chi cerca di limitare il “diritto all’informazione” e il “giornalismo d’inchiesta”?

A proposito di alcuni “Sindacati dei Militari” che, “affamati di visibilità”, cercano a tutti i costi forme di “accreditamento politico”, guarda caso proprio con esponenti politici dell’attuale maggioranza di governo, o al massimo con esponenti politici di centro (ex democristiani), assolutamente non sospettabili di avere simpatie progressiste, figuriamoci!

Il “progressismo” è un vero e proprio tabù per la nostra società, ancora ossessionata dal fantasma del “comunismo invisibile”, ma stranamente indifferente di fronte al “post-fascismo tangibile”.

Questa “scelta di campo” mal si concilia con l’auspicabile “democratizzazione” delle Forze Armate, le quali invece dovrebbero trovare nei “Sindacati dei Militari” un riferimento indipendente e autonomo dalla Politica, che guardi alla “società civile” come ad una “società democratica” alla quale contribuire e partecipare attivamente.

Il militare è un “cittadino in divisa” che ha il “diritto” di essere “informato”.

A tal proposito dobbiamo ricordare a noi stessi che il “giornalismo indipendente” e il “giornalismo d’inchiesta” garantiscono di fatto il “diritto all’informazione” a tutti i cittadini, avendo il compito fondamentale di essere i “cani da guardia della Democrazia” e spesso hanno anche il merito di “far luce” sulle problematiche riguardanti il “mondo militare”.

Non dobbiamo dimenticare la “Storia” e il “passato” del nostro Paese, a volte “glorioso”, a volte “inglorioso”.

Dobbiamo rifiutare con vigore qualunque forma di “revisionismo storico”, qualunque forma di “inquinamento del dibattito pubblico”, spesso pagato anche con le nostre tasse.

Solo la CULTURA e l’INFORMAZIONE possono depurare le “acque torbide” del dibattito pubblico e trasformarle in “acque limpide” facendo un’operazione di “Verità”, di “Giustizia” e di “Democrazia”.

Guardiamo al “Futuro” dei “Sindacati dei Militari” con obiettivi “chiari e condivisi”.

Rifiutiamo una volta per tutte le “logiche corporative” e la contrapposizione fra “categorie di persone”.

I dannosi “conflitti sociali” e le inutili “guerre fra poveri” generati da una “disinformazione” responsabile del “capovolgimento della realtà attuale e della verità storica”, non generano ricchezza ma solo una “povertà generalizzata, di carattere morale e materiale”.

Per questo è importante incentivare la “Libertà di Stampa”, fondamentale per il “Progresso del Paese”.

Difendiamo i “passi in avanti” fatti dalla nostra “Società” e dalla nostra “Repubblica” nei campi del “Progresso” e della “Condivisione”.

Guardiamo al “Futuro” con “Fiducia”, ma coltivando sempre la “Memoria”.

VIVA IL “SINDACATO DEI CITTADINI MILITARI”, ABBASSO IL CORPORATIVISMO.

“Sessione Italiana sui diritti del personale militare in Italia

La Segretaria Generale del SILME, Ing. Alessia MANCINI, parteciperà all’evento organizzato da EUROMIL (l’Organizzazione Europea delle Associazioni Militari e dei Sindacati) e da ASSODIPRO (Associazione Solidarietà Diritto e Progresso) che si terrà a Roma giovedì 27 aprile 2023 e riguarderà i “diritti del personale militare in Italia”.

Riportiamo la descrizione dell’evento fornita da EUROMIL e ASSODIPRO:

“Tale sessione sarà tenuta in occasione dell’apertura dell’Assemblea generale di EUROMIL, con lo scopo di dibattere su tematiche di attualità riguardanti i diritti del personale militare in Italia. Organizzando tale evento, EUROMIL intende discutere i diritti del personale militare in Italia, la legge del 2022 sulla rappresentanza delle forze armate italiane e, alla luce della nuova proposta della Commissione europea sul rafforzamento del dialogo sociale, come utilizzare il dialogo sociale quale strumento per migliorare le condizioni lavorative dei militari. L’obiettivo è contribuire al dibattito in corso sulla legislazione italiana e scambiare migliori pratiche, attraverso la condivisione delle diverse modalità con cui la rappresentanza avviene negli altri Paesi europei.”

MERCATO CHIUSO!!!

IL SILME HA DECISO DI NON FARE “CAMPAGNA ACQUISTI”, NOI VOGLIAMO DEI COMBATTENTI CHE CONOSCONO IL VALORE DELLA LOTTA PER LA DIFESA DEI PROPRI DIRITTI, PER IL RESTO C’E’ SPAZIO ALTROVE! Scrivo dopo la mia nomina a Segretario Nazionale del SILME del 14 novembre scorso. Dal 14 Novembre 2022 ad oggi tra le tante attività … Leggi tutto

Caro Tenente, si un militare può fare politica, attiva e passiva. Ma ai suoi colleghi Generali glielo ha detto che non possono o solo al Caporale?

Può un Militare fare politica ed iscriversi ad un Partito Politico?
Può un superiore gerarchico impedire la libera manifestazione del pensiero?
Può un superiore gerarchico interferire sulle opinioni di un suo subordinato paventando probabili conseguenze totalmente infondate?
Può intimare ad un suo sottoposto di rimuovere un post su whattapps non riconducibile al suo status di militare adducendo fantomatiche ripercussioni di ordine penale e disciplinare ?
In sostanza:
Un cittadino pubblica sul proprio profilo whattsapp un post ironico rispetto ad una formazione politica, senza nessun riferimento al proprio status di militare e senza nessuna propaganda diretta o indiretta rispetto alla preferenza o meno di voler votare o contestare l’oggetto del post.
Un comandante, che per necessità di servizio “pretende” il numero personale del militare, si imbatte sul fatidico post e intima al militare di toglierlo perché è passibile di denuncia penale, disciplinare e altro.

1° Congresso Nazionale SILME diretta YouTube

Roma 14 Novembre 2022 – via Palestro 78

Aut viam inveniam aut faciam

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